- quello
- quél·loagg.dimostr., pron.dimostr.m.I. agg.dimostr. FOI 1. sempre seguito dal sostantivo che modifica, indica persona o cosa lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta: dammi quel piatto, quel gatto è un persiano, quelle scarpe mi piacciono molto, quell'automobile è mia | rafforzato o determinato da un avverbio, un aggettivo o una proposizione relativa: quel libro là sullo scaffale, quella casa sul viale è in vendita, quel signore che ho salutato è un mio professore, non dire a nessuno quelle cose che ti ho detto | con valore rafforzativo, unito a stesso, tale, medesimo: in quello stesso momento suonò il campanello, Carlo vive in quella medesima cittàI 2. con valore enfatico, in costruzioni partitive, con ellissi di una proposizione relativa: ho preso uno di quegli spaventi!, ho visto una di quelle case! | con valore intensivo, spec. negli ordini e nelle esclamazioni: spegni quella luce!, la smetti di ascoltare quella musica!, quella pettegola della mia vicina di casaI 3. indica persona o cosa nominata precedentemente o già nota a chi ascolta: ricordati di telefonare a quel signore, sto studiando per quel concorsoI 4. OB per chiamare una persona di cui non si conosce il nome: accostatevi, quella giovine (Manzoni)II. pron.dimostr.m. FOII 1a. indica persona o cosa lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta: quello è il nostro nuovo vicino di casa, volevo proprio quello, prendo quello, mostrando con un gesto | rafforzato da un avverbio o un aggettivo: quello lì, quello là, voglio quello rosso | per evitare ripetizioni: le poesie di Ungaretti e quelle di Montale | seguito da specificazione, indica una persona che non si conosce o che non si vuole chiamare per nome: quello della porta accanto, quello dell'ufficio personale; quello del gas, del telefono, l'esattore o il tecnico del gas, del telefono | quelli di Napoli, di Roma, gli abitanti di Napoli, di RomaII 1b. indica persona o cosa non presente di cui si sta parlando, o che è comunque nota: ha di nuovo chiamato quello per l'assicurazione, è un mestiere duro quello del contadino; anche con valore pleonastico: sono cose, quelle, che non dovrebbero succedere | spreg., solo riferito a persona: con quella non ci parlo, che vuole quello lì?, buono quello!II 1c. in funzione di predicato nominale, la stessa cosa o la stessa persona di prima: è proprio quello; non sono più quello, non sono più com'ero prima; quando dico una cosa è quella, per ribadire che ciò che si afferma non può essere messo in dubbioII 2. in costruzioni partitive, seguito da aggettivo o locuzione aggettivale: prendere un raffreddore di quelli brutti; un bicchiere di quello buono, di vino buono | con valore enfatico: ho preso uno spavento di quelli!, ne ha combinate di quelle!II 3. in correlazione o contrapposizione a questo: questo libro è mio, quello è suo, scegli questo o quello?; con riferimento a due persone o cose già menzionate, indica quella menzionata per prima: Marco e Carlo si sono iscritti all'Università, quello a Fisica e questo a LettereII 4. seguito da una proposizione relativa, colui, ciò: quelli che hanno visto il film ne sono stati entusiasti, quello che dici non è vero, è proprio quello che volevo sentire | in frasi incidentali: ho perso il portafoglio e, quel che è peggio, i documenti; è scivolato e, quel che è più buffo, si è rovesciato tutto addosso | è quello che è, sarà quello che sarà, sono quelli che sono, per indicare la mediocrità di cose, persone o situazioni, circostanze e sim.: il lavoro è quello che è, ma almeno ha uno stipendio sicuro, Paolo sarà quello che sarà, ma in fondo è simpatico | in frasi comparative, quanto: è meglio di quello che credessi\DATA: 960.ETIMO: loc. lat. (ec)cu(m) ĭllu(m) propr. "ecco quello".NOTA GRAMMATICALE: come agg. masch. si usa la forma tronca quel davanti a vocaboli che iniziano per consonante che non sia s impura, gn, ps, x o z (quel cane, quello scoiattolo); come agg. masch. o femm. si usa la forma apostrofata quell' davanti a vocaboli che iniziano per vocale (quell'albero, quell'altra); al pl. masch. si usa la forma quei negli stessi casi in cui al sing. si usa quel (quei cani, quei rami), negli altri casi si usa la forma quegli (quegli scoiattoli, quegli alberi), antiche o letterarie le forme quelli e que'; pl. femm. quelle (quelle case, quelle anime); come pron. masch. la forma tronca quel è facoltativa davanti a che, rara in altri casi.POLIREMATICHE:a, da, per quello che: loc.cong. COda quel dì: loc.avv. COin quel di: loc.prep. COin quella: loc.avv. COin quella vece: loc.avv. OB LEin quello: loc.avv. COin quel mentre: loc.avv. COin quel posto: loc.avv. COper quello: loc.cong. COquello che passa il convento: loc.s.m. COquel tanto che basta: loc.avv. CO
Dizionario Italiano.